Il cane, il gallo e la volpe

Il cane, il gallo e la volpe è una favola di Esopo, che ci mostra cosa può accadere quando si usa la furbizia per ingannare qualcuno che è ancora più furbo.  Se vuoi scoprirlo leggi tutta la storia.

Buona lettura!


Tanto tempo fa, in una vecchia fattoria c’erano un gallo ed un cane. Erano molto amici e passavano giornate intere a chiacchierare e a chiedersi come sarebbe stata la loro vita fuori da quel recinto.

Erano entrambi sognatori. Il cane immaginava spazi aperti dove poter correre e giocare con altri animali, mentre il gallo sognava campi ricchi di cibo dove poter mangiare in abbondanza.

Un giorno decisero che non potevano continuare solo a fantasticare, così si diedero appuntamento per intraprendere un viaggio insieme.

All’alba del giorno dopo si incontrarono nei pressi del recinto e si avviarono senza farsi notare verso il bosco.

Camminarono tutto il giorno e quando si fece sera pensarono di fermarsi e di passare la notte nei pressi di un grande albero. Il gallo salì su un ramo per evitare eventuali predatori notturni, mentre il cane si rifugiò in una piccola apertura alla base dell’albero.

il cane, il gallo e la volpe

La mattina seguente, al sorgere del sole, il gallo cominciò a cantare : “Chicchirichì, chicchirichì.”

Una volpe che si trovava da quelle parti, sentendo il gallo cantare, si avvicinò all albero e disse: “Che bella voce che hai, non ho mai sentito nessun animale cantare così bene. Scendi giù mi piacerebbe conoscerti e poterti abbracciare.”

Il gallo non si lasciò ingannare dalle belle parole della volpe. Sapeva benissimo che se fosse sceso sarebbe stato divorato, così le rispose: “certo, scendo volentieri, ma per poterlo fare devi chiedere il permesso al portiere che sta ai piedi dell’albero.”

La volpe, con l’acquolina in bocca dalla fame,  si avvicinò lentamente all’albero. Appena il cane la vide balzò fuori, cercando di afferrarla. La volpe, impallidita dalla paura, corse via il più lontano possibile. E fu così che la volpe, nell incontrare qualcuno più furbo di lei, si trasformò da predatore in preda.

FINE

Qual è la morale di questa favola? 

Questa favola ci insegna che le persone di buon senso riescono a contrastare i furbi male intenzionati, sviandoli verso qualcuno più forte di loro. 


Illustrazione di Paola Laurito, testo rielaborato da Jim Dejavù.

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