L’aquila che si credeva un pollo

L'aquila che si credeva un polloUn uomo trovò un uovo d’aquila e lo mise nel nido di una chioccia. L’uovo si schiuse contemporaneamente a quello della covata, e l’aquilotto crebbe insieme ai pulcini. Per tutta la vita l’aquila fece quel che facevano i polli del cortile, pensando di essere uno di loro. Frugava il terreno in cerca di vermi e insetti, chiocciava e schiamazzava, scuoteva le ali alzandosi da terra di qualche decimetro. Trascorsero gli anni, e l’aquila divenne molto vecchia. Un giorno vide sopra di sé, nel cielo sgombro di nubi, uno splendido uccello che planava, maestoso ed elegante, in mezzo alle forti correnti d’aria, muovendo appena le robuste ali dorate. La vecchia aquila alzò lo sguardo, stupita. -Chi è quello?- chiese. – E’ l’aquila, il re degli uccelli-, rispose il suo vicino.  – Appartiene al cielo. Noi invece apparteniamo alla terra, perché siamo polli- 

E così l’aquila visse e morì come un pollo, perché pensava di essere tale.

Anthony De Mello (Messaggio per un’aquila che si crede un pollo).

Questo bellissimo racconto, tratto dal libro  “Messaggio per un’aquila che si crede un pollo”, fornisce uno spunto di riflessione su sé stessi.  Molte persone hanno dentro di sé potenzialità che non conoscono, solo perché non hanno mai avuto modo di sperimentarle. Così si rischia di finire come l’aquila del racconto, che visse tutta la vita come un pollo.

Come si fa a capire quali sono le potenzialità nascoste dentro di noi?

Anthony de Mello risponderebbe con una un’unica parola: consapevolezza.

Raggiungere la consapevolezza di sé stessi non è semplice, ma una cosa è certa, fare una vita abitudinaria non ci aiuterà di certo. La consapevolezza di sé stessi si può raggiungere solo tramite l’esperienza, liberandoci dalle abitudini e provando a coltivare nuovi interessi. Magari sei un cantante bravissimo, ma non lo sai perché non hai mai provato a cantare. Forse dentro di te si nasconde un nuovo Giotto, ma non lo sai perché non hai mai provato a disegnare.

Allora perché non provare?

Beh, si tratta pur sempre di una scelta. Molte persone in fondo si accontentano,  non vogliono essere svegliate dal proprio sonno.  La sicurezza di una vita abitudinaria non è poi così male, e ciò che non si conosce fa paura. In questo modo però, molto probabilmente, non saremo mai felici.

Solo chi avrà il coraggio di osare potrà raggiungere la consapevolezza  di sé stesso, condizione indispensabile per una vita felice.

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