Il paradiso e l’inferno

Un giorno un sant’uomo si trovò al cospetto di Dio e gli chiese: “Signore, vorrei tanto sapere come sono il Paradiso e l’Inferno.” Dio acconsentì alla sua richiesta e lo condusse con sé, mostrandogli due porte. Ne aprì una e disse: “guarda cosa c’è all’interno.”

Il sant’uomo vide una grandissima tavola rotonda, intorno alla quale c’erano sedute delle persone. Al centro della tavola si trovava un grande recipiente con del cibo delizioso, dal quale proveniva un buon profumo. Le persone sedute attorno al tavolo erano tutte magre, affamate e dall’aspetto malaticcio. Avevano dei cucchiai dai manici molto lunghi, attaccati alle loro braccia. Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo, ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio non potevano accostare il cibo alla bocca. Il sant’uomo fu scosso da tale miseria e dalle sofferenze di quelle persone.

Dio disse: “Questo è l’Inferno”.

Si diressero verso la seconda porta, e quando Dio l’aprì,  la scena che l’uomo vide era identica alla precedente. C’era la grande tavola rotonda, il recipiente pieno di buon cibo, e le persone intorno alla tavola avevano anch’esse dei cucchiai dai manici molto lunghi. Questa volta erano ben nutrite, felici e conversavano tra di loro sorridendo.

Il sant’uomo disse a Dio: “Non capisco!”

“E’ semplice”, rispose Dio, “inferno e paradiso sono simili nella struttura ma la differenza sta nel modo di comportarsi delle persone. In paradiso hanno imparato che il manico troppo lungo non consente di nutrire se stessi ma permette di nutrire il proprio vicino. Perciò si nutrono gli uni con gli altri e stanno tutti bene! Quelli all’inferno invece, pensano solo a sé stessi.”

(Mahatma Gandhi)

Qual è la morale di questo racconto?

Questo bellissimo racconto, di Mahatma Gandhi, fornisce uno spunto di riflessione su sé stessi e sulla propria vita. La differenza tra paradiso ed inferno, tra felicità e tristezza, tra miseria e benessere, non sta nel contesto in cui viviamo, ma nel nostro atteggiamento verso gli altri. La solidarietà e l’aiuto reciproco sono l’unica strada possibile verso il paradiso.

Una risposta a “Il paradiso e l’inferno”

  1. Racconto meraviglioso grazie;
    non mi ha fatto pensare solo all’importanza dell’essere solidali, ma anche al fatto che l’uomo vive sempre in uno stato di bisogno.
    Fin dal primo momento in cui nasciamo abbiamo bisogno dell’altro per essere nutriti, e così per il resto della vita, senza il nutrimento spirituale dell’altro, non sopravvivremmo.

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