Il topo di città ed il topo di campagna

Il topo di città ed il topo di campagna è una favola di Esopo, dove due topini decidono di scambiarsi casa pensando di poter cambiare in meglio la propria vita. Presto però ritorneranno sui propri passi, perché capiranno una lezione importante. Scopri qual è leggendo tutta la storia.

Buona lettura!

Tanto tempo fa un piccolo topino di campagna incontrò un topo di città, che si era allontanato dalla propria casa in cerca di un po’ di tranquillità.

“Ciao” – disse il topo di città, “sei di queste parti?”

“Si” – rispose il topolino di campagna, “abito in quel fienile laggiù.”

Il topo di città vide un capannone grande, intorno al quale c’era solo una vasta distesa di terra. Tutto quel silenzio, interrotto soltanto dal cinguettio degli uccelli, gli sembrava così strano.

“Beato te, che vivi in questa oasi di pace” – disse il topo di città – “mi piacerebbe visitare la tua casa.”

“Certo, seguimi” – rispose il topo di campagna, e si avviarono insieme verso il fienile.

La differenza tra i due era evidente: il topo di città aveva un bel vestito elegante, mentre il topo di campagna una vecchia camicia rappezzata. Nonostante non avesse molto da mangiare, il topino di campagna prese un pezzettino di mela, un pezzo di formaggio, e li offrì al topo di città, con il quale iniziò una lunga conversazione.

Il topo di città ed il topo di campagna

Entrambi erano affascinati del tenore di vita dell’altro. Il topo di campagna, che spesso soffriva la fame, sognava ad occhi aperti, mentre il topo di città gli raccontava dell’abbondanza di cibo disponibile in città: salumi, carne, biscotti, torte.

Tuttavia, la vita in città era densa di pericoli e bisognava stare sempre attenti a non farsi catturare.  La vita di campagna, invece, non presentava molti rischi, e si poteva vivere spensierati, accontentandosi di poco.

Poiché entrambi erano desiderosi di sperimentare la vita dell’altro, decisero di scambiarsi casa.

All’inizio i due topolini erano molto contenti. Il topo di città finalmente poteva sperimentare un po’ di pace, e gustare tranquillamente quel poco che la campagna gli offriva, mentre il topo di campagna era affascinato dall’abbondanza di cibo che trovava ogni giorno.

Ma il nuovo tenore di vita nascondeva delle insidie per entrambi, ed i due topolini presto cominciarono a rimpiangere la vita di prima. Il topo di città non era abituato a digiunare, ed i morsi della fame presto iniziarono a farsi sentire, a causa della scarsità di cibo.

Il topo di campagna, invece, non era abituato a dover scansare così tanti pericoli, ed anche se il cibo era molto, era sempre costretto a mangiare di fretta con lo stress di poter essere catturato da un momento all’altro.

Fu così che i due topolini decisero di tornare alle proprie case. Si incontrarono a metà strada, e bastò uno sguardo per intendersi. Si salutarono e tornarono alla vita di sempre.

FINE

Qual è la morale di questa favola? 

Spesso non si dà il giusto valore a ciò che si ha, e si finisce per invidiare gli altri. Ma ogni scelta comporta vantaggi e svantaggi, ed il senso di questa favola è riassunto in un famoso proverbio: chi lascia la via vecchia per la nuova sa quel che perde ma non sa quel che trova.


Illustrazione di Paola Laurito, testo rielaborato da Jim Dejavù.

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