L’Aquila e lo scarabeo

L’aquila e lo scarabeo è una favola di Esopo, che ci fa capire l’importanza di non offendere nessuno e di stare in buoni rapporti con tutti, perché anche chi sembra debole ed innocuo può vendicarsi e farci del male.

Buona lettura!

Tanto tempo fa, tra i cespugli di una ampia radura pianeggiante, saltellava una lepre in cerca di cibo. Tra un saltello e l’altro la lepre alzò gli occhi al cielo, e vide un aquila che scendeva in picchiata verso di lei. Per non essere catturata cominciò a correre e a gridare aiuto.

Poiché si trovava in un luogo abbastanza isolato, chiese aiuto all’unico animale che gli capitò davanti, un piccolo scarabeo. Lo scarabeo cercò di rassicurare la lepre, dicendole che l’avrebbe aiutata.

Appena l’aquila afferrò la lepre, lo scarabeo cominciò a supplicarla di non farle del male. Ma l aquila non si curò affatto di quel piccolo scarabeo, ed insensibile alle sue suppliche, pensò solo a riempire la pancia divorando la lepre.

Lo scarabeo vide tutta la scena, e accumulò così tanto rancore, che decise di vendicarsi a vita. Da quel momento in poi non perse di vista l’aquila e soprattutto i suoi nidi. Ogni volta che l’aquila usciva per cacciare, lo scarabeo volava sul suo nido e faceva cadere le uova per romperle.L aquila e lo scarabeo

L’aquila era disperata, non sapeva più come fare. Poiché era la protetta di Zeus, volò da lui per chiedergli aiuto. Zeus le concesse di deporre le uova nel suo grembo, affinché fossero al sicuro dallo scarabeo.

Lo scarabeo però non rinunciò alla sua vendetta. Fece una enorme palla di sterco, si alzò in volo, e la fece cadere sul grembo di Zeus. Appena vide tutto quello sterco, Zeus si alzò per scrollarselo di dosso, e senza rendersene conto fece cadere le uova dell’aquila.

Ancora una volta lo scarabeo era riuscito a vendicarsi.

Da quel momento in poi le aquile non depongono più le uova nella stagione in cui ci sono gli scarabei.

FINE

Qual è la morale di questa favola? 

La morale della favola è che non bisogna mai disprezzare nessuno, perché chiunque prima o poi può vendicarsi.


Illustrazione di Marika, testo rielaborato da Jim Dejavù

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